Ci siamo preoccupati per tanti anni di rendere i processi efficienti, stabili e ripetitivi nel tempo.
Ma non basta!!! Servono agilità, creatività, ridefinizione continua dei processi, collaborazione…
Abbiamo un’organizzazione basata sulle funzioni che anziché togliere gli sprechi sembra creata per moltiplicarli. Abbiamo cercato di trasformare le persone in macchine; abbiamo segmentato i compiti togliendo significato alle cose che si fanno mentre lavoriamo; abbiamo spersonalizzato per cercare di controllare l’organizzazione; abbiamo cercato di standardizzare il lavoro per garantirci la possibilità di replicare le prestazioni senza imprevisti.
Questa organizzazione ha funzionato molto bene fino a quando il tema era replicare. Diventa un modello che funziona molto meno bene quando il valore che le persone sono chiamate a generare ha a che fare con la conoscenza, con l’innovazione continua, con il mondo dell’intangibile, con la collaborazione.
Serve più collaborazione.
Passo 4 per evolvere ad un lavoro snello, senza carta e sempre più intelligente: Collaborazione Social!
Le funzioni sono MORTE!!!
W la collaborazione social integrata nei processi
Serve integrare i due mondi, quello dell’organizzazione “tradizionale” – di cui resta sempre il bisogno per la necessità di definire responsabilità, piani e compiti – e quello delle nuove forme organizzative, della rete collaborativa emergente, che sono necessarie nei momenti in cui quello che si deve fare non è previsto dal processo, dal ruolo o dalla mansione.
Per il nuovo RiNascimento è fondamentale la collaborazione social: Scoprine i vantaggi
Il punto di ripartenza: Il Social BPR
integrando le community all’interno dei processi operativi, rimodellando quindi i processi in chiave collaborativa, e che va a supportare le componenti collaborative che oggi seguono canali inefficienti e dispersivi (e-mail, meeting, telefonate ecc.).
Serve intraprendere 3 tipologie di azioni :
- Integrazione dei processi socializzati mettendo a fattore comune una serie di servizi (identità, business intelligence, capacità di collaboration, etc) necessari a tutti i processi i cui aggiornamenti confluiscono in uno stream unico tramite il quale gli utenti interagiscono tra di loro e con i servizi disponibili in azienda.
- Community fuori dal flusso a supporto di un processo tradizionale. Affiancare ad un flusso di lavoro (che rimane immutato) strumenti sociali in grado di catturare le eccezioni al processo, gli scambi non codificati, la conoscenza tacita. Lavoro strutturato e destrutturato non sono ancora integrati, ma solamente affiancati.
- Processo socializzato. Un unico luogo in cui tutte le attività vengono svolte. Commenti, post, status update, documenti sono collocati nel flusso del lavoro che viene ripensato e migliorato.
I processi, per quanto socializzati, rimangono silos a se stanti, supportati da soluzioni tecnologiche che non parlano tra loro.
La Social Collaboration funziona perché collaborare in logica social è il modo più produttivo di mettere in comune competenze ed esperienze integrando i processi.
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Due dati:
– 75% di tempo in meno per lanciare nuovi prodotti sul mercato.
+26% di valore in più creato da ciascun dipendente
Dal marketing alle vendite, dall’innovazione dei prodotti alla creazione di nuovi servizi, il social oggi può contribuire al successo di tutta l’ organizzazione.