Ecco la mia personale guida alla sostenibilità aziendale.
Leggendo questo post imparerai come rendere più competitiva la tua azienda aumentandone in contemporanea la sostenibilità.
Certo la sfida è di quelle difficili perchè il mondo è pieno di ricette di quello che devono fare gli altri e mai del nostro contributo a rendere più competitiva la nostra azienda garantendone anche la sostenibilità.
Avrai sicuramente sentito parlare delle 3 P che devono guidare la sostenibilità aziendale fatte dalla combinazione di +Profitto + Persone + Pianeta.
Ma preso anche tu da tutte le difficoltà che ogni giorno dobbiamo portare avanti sembra l’ultima delle nostre preoccupazioni.
Sai bene che chi acquista è sempre più orientato al valore della sostenibilità.
Riprendendo la teoria della Triple Bottom Line, elaborata da John Elkington possiamo affermare che l’organizzazione, per generare risultati e avere un vantaggio competitivo nel medio periodo, deve impostare la propria strategia d’impresa “mixando” tre variabili, le cosiddette 3P: Profitto, Pianeta e Persone.
Le 3P, una volta che saranno ancorate al core dell’azienda, saranno in grado di generare il successo dell’organizzazione nel breve periodo.
Questo articolo è una guida all’azienda del futuro perchè porta al cambiamento della cultura aziendale che dà un senso al tuo lavoro come imprenditore e sicuramente può ispirare i tuoi collaboratori
Le 3 P: Problema o Opportunità
La sostenibilità quindi la puoi vedere come un problema oppure una grossa opportunità puntando a ripensare ai propri modelli di business e dei processi operativi, innovando prodotti e servizi, creando un’immagine positiva e condivisibile del brand in grado di aprire nuove porte nella relazione con il cliente.
Già oggi, secondo GFK, il 36% delle famiglie italiane ha smesso di acquistare determinati prodotti o servizi a causa del loro impatto negativo sull’ambiente.
Partiamo da noi.
Si. Noi, noi
Non dico nulla di nuovo se affermo che la responsabilità, sociale ed ambientale, che l’azienda ha nei confronti dei propri stakeholder deve partire all’interno delle dinamiche aziendali.
Ma messa così c’è sempre qualcosa di fantomatico, c’è sempre qualcuno (l’azienda, il governo, la chiesa…) che si deve prendere la briga di fare.
Nienet di più sbagliato!
Devo mettermi in gioco io, devi metterti in gioco tu, dobbiamo metterci in gioco tutti.
Più siamo più abbiamo la possibilità di incidere con dei cambiamenti reali.
La visibilità, il marketing non è il fine, ma un di più
Troppo spesso si guarda alla sostenibilità aziendale come un potente strumento di marketing.
Un errore colossale!
Se non ha all’interno un passaggio mentale delle persone che lavorano in azienda e di tutti gli stakeholder i risultati saranno nulli.
Alla prima difficoltà tutto andrà buttato via.
L’effetto boomerang rischi di essere devastante.
Infatti le nuove tecnologie e le aspettative sempre crescenti dei consumatori che stanno assumendo un ruolo sempre più attivo nella creazione del valore aziendale punteranno ad emarginare le aziende che impostano campagne di marketing per virtù sostenibili finalizzata alla sola creazione di un’immagine positiva dell’azienda).
Non dico nulla di nuovo se affermo che la responsabilità, sociale ed ambientale, che l’azienda ha nei confronti dei propri stakeholder deve partire all’interno delle dinamiche aziendali.
Prima di tutto le persone
Pensare alla sostenibilità aziendale senza porre al centro alle persone è utopia.
In effetti parlare di 3 P la P di Persone sembra allo stesso livello delle altre, ed è visto come risultato di valorizzazione delle persone.
In realtà è il vero motore..
Senza le persone che facciano propria una nuova cultura della caccia agli sprechi, della collaborazione e del miglioramento continuo, difficilmente arriveremo anche ad un minimo risultato